Monday, May 4, 2009

Giappone: da 28 anni consecutivi cala il numero dei neonati

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I bambini al di sotto dei 15 anni sono quest’anno 17.140.000, 110.000 in meno rispetto allo scorso anno, secondo le stime al 1° aprile presentate oggi 4 maggio, giornata nazionale dei bambini dal Ministero per gli Affari Interni e Comunicazioni. Da 28 anni ogni anno cala il numero dei neonati, rinnovando di volta in volta il record negativo dell’anno precedente. Anche la percentuale occupata dai bambini all’interno della popolazione totale è una delle più basse a livello mondiale e si capisce non si riescono a cambiare le circostanze che impediscono di interrompere questo declino.

Secondo le stime del Ministero i bambini sono 8.780.000 e le bambine 8.350.000. Dalla classificazione per fasce d’età si capisce che i bambini tra i 3 e i 5 anni sono diminuiti a 3.230.000. Fino allo scorso anno più era bassa la fascia d’età e più era basso il numero di bambini ma quest’anno il gruppo da 0 a 2 anni è di 3.280.000, maggiore di 50.000 bambini rispetto a quello da 3 a 5 anni. La causa principale dell’aumento delle nascite è stata data dall’aumento dei matrimoni, a sua volta scaturito dai figli della generazione del boom delle nascite.

La percentuale che i bambini occupano sul totale della popolazione scende ininterrottamente da 35 anni e quest’anno è del 13,4%, dello 0,1% inferiore rispetto allo scorso anno. Se paragonato con altre 31 nazioni con una popolazione di oltre 30 milioni, come ad esempio USA (20,2%), Francia (18,3%) e Germania (13,9%) è il numero più basso. Anche rispetto al resto del mondo è una delle percentuali più basse. La percentuale più alta spetta alla Nigeria con il 44,3%.

La percentuale su base regionale (dati al 1° ottobre dello scorso anno) riporta Okinawa come prima regione con il 17,9%. A seguire le prefetture di Shiga e Aichi. La prefettura con la percentuale più bassa di bambini rispetto al totale della popolazione è quella di Akita, con l’11,5%. Rispetto allo scorso anno l’unica prefettura che ha aumentato la percentuale è Tokyo, ma solo grazie al fatto che le immigrazioni sono state superiori alle emigrazioni e per la prima volta da 28 anni ha evitato l’ultimo posto.

 

Fonte: http://sankei.jp.msn.com/top.htm

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