Tuesday, March 31, 2009

Accordo Giappone-Sud Corea di consulta del Consiglio di Sicurezza ONU se verrà forzato il lancio del satellite dalla Corea del Nord

Questa mattina (31 marzo) il Ministro degli Esteri giapponese Nakasone Hirofumi che si trova all'Aia per partecipare ad un meeting di ministri per la stabilizzazione dell'Afghanistan ha avuto un colloquio con il Ministro degli affari esteri e del commercio della Corea del Sud Yanagi. I due Ministri si sono trovati d'accordo nel procedere con una consulta al Consiglio di Sicurezza dell'Onu nei confronti della Corea del Nord che continua i preparativi per il lancio di un missile a lunga gittata camuffato come satellite artificiale nel caso in cui questa forzi la violazione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.


Inoltre i due hanno anche confermato l'importanza, in occasione della delibera del Consiglio di Sicurezza, di esercitare influenza su Russia e Cina che hanno potere di veto.

Nakasone successivamente ha avuto un colloquio con il Segretario di Stato americano Clinton, in cui ha mostrato il punto di vista giapponese. Ha spiegato che è necessario mettere a punto una strategia comune tra Giappone ed Usa in vista del dibattito al Consiglio di Sicurezza ed ha voluto riaffermare la collaborazione tra Giappone, Usa e Corea del Sud in relazione ai provvedimenti da prendere contro la Corea del Nord.

Il governo giapponese, se avverrà il lancio, punta ad una nuova sanzione economica e una delibera di condanna tramite il Consiglio di Sicurezza. Fonti del Ministero degli Affari Esteri pongono l'accento sul fatto che i tre Paesi (Giappone, USA, Sud Corea) hanno la stessa posizione, tuttavia funzionari del governo riportano che il Presidente degli Stati Uniti Obama mira al dialogo con la Corea del Nord.

Alla riunione dei Ministri Esteri di Giappone e Sud Corea Nakasone ha chiesto supporto riguardo al problema dei cittadini giapponesi che vengono rapiti in Nord Corea. Il ministro coreano Yanagi si è dimostrato disponibile a riguardo. Nakasone ha poi chiesto anche alla Clinton un aiuto per questo problema.


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